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Giada Gorga

Doni per un architetto

Aggiornamento: 14 dic 2022

Il legame tra pedagogia e architettura: Friedrich Froebel e Frank Lloyd Wright.


Suddivisione per fasce d'età dei doni di Froebel
Doni di Friedrich Froebel

Gli occhi sono fatti per vedere le forme nella luce. Le forme primarie sono le forme belle perché si leggono chiaramente

Queste sono due frasi estratte da Vers une architecture di Le Corbusier, architetto di importanza riconosciuta a livello internazionale che opera nel XX secolo.

Le Corbusier scrive per l'architettura, ma non scrive solo di essa. Nel suo scritto vengono trattati numerosi temi che appaiono estremamente lontani dalla disciplina che lui stesso pratica.

Egli afferma anche che

L'architetto, organizzando le forme, realizza un ordine che è pura creazione della sua mente (…) è qui che avvertiamo la bellezza

Con queste parole possiamo capire che l'architettura viene concepita come un'organizzazione di forme primarie, perché solo così si può avvertire la bellezza di cui parla Le Corbusier.


Quali sono queste forme? Da dove le possiamo cogliere?

Un altro architetto di fama mondiale si interessa di riflessioni intorno alle forme e alle loro relazioni le une con le altre.

Frank Lloyd Wright, architetto e teorico dell'architettura statunitense tra i più influenti del XX secolo, diventa uno dei maggiori esponenti dell'architettura organica: un modo di fare e intendere l'architettura che promuove l'armonia tra uomo e natura attraverso l'integrazione di elementi artificiali (edifici, arredi) e naturali (presenti nel luogo in cui la costruzione si inserisce).


Come nasce in lui la volontà di far comunicare architettura e natura?

Per capirlo dobbiamo andare indietro nel tempo di circa mezzo secolo, ovvero nel momento di massima diffusione delle teorie di Friedrich Froebel.

Froebel passa la sua infanzia nella Turingia (Germania) a contatto con la natura. Si avvia agli studi di architettura, poi però si distingue nel Romanticismo tedesco interessandosi di pedagogia: inizia a teorizzare nuovi modi di educare i bambini arrivando alla creazione del primo Kindergarten (giardino d'infanzia).

Le sue riflessioni sono molto legate alla natura delle forme semplici e al loro collegamento con il gioco dei piccoli. Froebel afferma che il gioco è

La più alta espressione dello sviluppo umano durante l'infanzia, solo esso è libera espressione di ciò che c'è nell'anima del bambino

e quindi rappresenta una fase fondamentale e necessaria, che innesca tutti i poteri di immaginazione e di esplorazione.


Oggi, nelle realtà più fortunate, queste affermazioni possono risultare scontate, ma per i primi anni del 1800 erano assolutamente innovative: il gioco era ozio e i bambini erano dei piccoli adulti da formare per renderli appena possibile economicamente produttivi nella vita familiare.

Tuttavia, Froebel ha portato avanti le sue riflessioni fino alla progettazione dei "Doni": un gioco che conduce il bambino a una conoscenza approfondita di sé e del mondo; un gioco studiato per costituire un metodo di apprendimento piacevole e alternativo. Per assicurare una giusta applicazione del metodo, è organizzato per fasce d'età: man mano che il bambino cresce riceve nuovi doni da usare insieme a quelli ricevuti in precedenza.


Quattro scatoline che contengono Doni diversi a seconda della fascia d'età a cui si rivolgono
Esempi di doni di Friedrich Froebel

Dal punto di vista della forma, i Doni sono dei piccoli oggetti di forme semplici: sfere, coni, cilindri, parallelepipedi o cubi. La forma è data dalla teoria secondo la quale giocare con i blocchi sia per il bambino la massima espressione dell'anima ("block play"), perché sono la base per comprendere le forme dell'universo.


I doni non sono solo in legno, ma anche in tessuto
Doni di Friedrich Froebel

E' qui che le riflessioni di Froebel si fanno interessanti per il mondo dell'architettura.

A partire dalla metà del 1800 i Doni si diffondono nel mondo in poco più di 50 anni, tanto da costituire un metodo educativo fondamentale nella vita di moltissimi bambini. Uno fra tanti è proprio il piccolo Frank Lloyd Wright che, per il nono compleanno, riceve in regalo i Doni.


Come possiamo ritrovare in Wright il concetto che sta alla base dei Doni?

Dobbiamo fare riferimento ai principi che stanno alla base della teoria di Froebel e dell'architettura organica: il primo riguarda la possibilità di interpretare le forme dell'universo attraverso la conoscenza di quelle più semplici (cubo, sfera, cilindro, piramide, parallelepipedo, ovvero le forme dei Doni); il secondo prevede una relazione tra le forme della natura e di quelle di ciò che l'uomo è capace di costruire.

Dato che la natura è composta di forme semplici, allora anche l'architettura deve esserlo.

Ecco che si riesce a spiegare come nasce il modo di intendere l'architettura di Frank Lloyd Wright.


Riferimenti

Bibliografia:

  • Le Corbusier, Verso una architettura, 1973 Milano

Sitografia:




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